Secondo tale normativa chiunque occupi abusivamente un immobile non può chiedere la residenza, né l'allacciamento a pubblici servizi in relazione all'immobile medesimo, prevedendo anche la nullità degli effetti degli atti emessi in violazione di tale divieto.
Pertanto con la nuova normativa la residenza si misura non solo sulla abitualità della dimora nell'abitazione ma anche dalla regolarità del titolo di occupazione, e la dichiarazione di residenza sarà irricevibile qualora non fosse dimostrato che l'alloggio è occupato legittimamente.
Il titolo di occupazione dell'alloggio deve essere dimostrato al momento della richiesta di cambio di iscrizione anagrafica o di cambio di abitazione, presentando copia del titolo di possesso o con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà limitatamente ai documenti depositati presso un ente pubblico.
Le persone che non sono in possesso di un documento che dimostri la titolarità all'occupazione dell'alloggio, potranno dimostrare di potervi abitare tramite una dichiarazione del proprietario.
I proprietari verranno informati di ogni richiesta di residenza presso alloggi di loro proprietà, tramite un avviso di avvio del procedimento inoltrato presso la loro residenza, e potranno segnalare eventuali situazioni in cui i richiedenti non sono in possesso del titolo per occupare l'alloggio.
Il procedimento per l'accertamento dei requisiti per l'iscrizione anagrafica deve concludersi entro 45 giorni, ma eventuali situazioni in cui venisse dimostrata che i richiedenti non avevano titolo all'iscrizione in anagrafe, potrebbero comportare comunque la nullità dell'iscrizione anagrafica.
In allegato la modulistica per la richiesta di residenza o il cambio di abitazione, e per comunicare il titolo che autorizza all'occupazione dell'immobile.
Modello per cambio di residenza
Istruzioni per diritto d'uso d'abitazione